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Dieta
Durante l’adolescenza, la nutrizione riveste un ruolo fondamentale: una corretta alimentazione permette di completare adeguatamente lo sviluppo psicofisico e di prevenire malattie quali osteoporosi in età adulta, disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia), obesità, alterazioni muscolari e posturali.
I Livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti (LARN) indicano che il fabbisogno energetico giornaliero per i ragazzi dai 10 anni in su che praticano discreta attività fisica debba essere tra le 2.000-2.250 Kcal e le 2.500Kcal/die; per i ragazzi che conducono una vita sedentaria, invece, tali Kcal andrebbero ridotte del 15%.
Il regime alimentare considerato ottimale per l’età adolescenziale è la dieta mediterranea, che prevede il consumo di una giusta quantità di nutrienti quali i carboidrati (contenuti nel pane, nella pasta, nel riso e nei cereali), i grassi vegetali (come l’olio d’oliva), la verdura e la frutta, ricche di vitamine e oligoelementi (calcio, ferro, fosforo, magnesio). In particolare, l’adolescente necessita di un maggior apporto di alimenti ricchi di calcio e fosforo, necessari per la mineralizzazione ossea, e di ferro, importante soprattutto nelle ragazze durante il ciclo mestruale. Per aumentare l’apporto di calcio, l’adolescente deve assumere latticini, formaggi e frutta secca; per il ferro, oltre alla carne, è indicato il consumo di vongole, legumi, verdure a foglia verde e cacao. Il ferro si assorbe maggiormente se si assume vitamina C, contenuta nelle arance, limoni e altri agrumi; il caffè, invece, riduce l’assorbimento di ferro e calcio, perciò andrebbe consumato lontano dai pasti.
I giovani d’oggi tendono a condurre una dieta sregolata, consumando frequentemente pasti fuori casa, spesso non bilanciati dal punto di vista dei macronutrienti. Gli “spuntini veloci” che consumano i nostri giovani sono ricchi di grassi e, negli ultimi anni, c’è la tendenza a consumare sempre più spesso “junk food”. L’introduzione di quantità eccessive di grassi, associata ad una vita sedentaria, può portare al sovrappeso e all’obesità.
I modelli di estrema magrezza e performance fisica che ci vengono imposti dai giornali e dalla TV vengono invece identificati come possibili facilitatori di sviluppo di disturbi del comportamento alimentare quali anoressia e bulimia. Anche le diete “fai da te”, in assenza di controllo medico, non garantiscono l’apporto adeguato di macronutrienti, vitamine e oligoelementi di cui l’organismo ha bisogno e ciò, a lungo andare, porta ad osteopenia, osteoporosi, riduzione drammatica della massa muscolare e perdita di elasticità dei tessuti connettivi, con conseguente maggiore predisposizione ai traumi. L’ipotonia muscolare si ripercuote sulle strutture scheletriche, rese più fragili dall’osteopenia, determinando alterazioni della colonna vertebrale come, ad esempio, l’aumento della cifosi toracica per la debolezza dei muscoli estensori del rachide.
Un altro possibile pericolo per gli adolescenti è l’utilizzo inappropriato di supplementi dietetici a base di aminoacidi e di integratori proteici, spesso forniti nelle palestre o reperibili facilmente nel web, utilizzati per la pratica del culturismo, competizione atletica e culto del corpo. Il consumo incontrollato di queste sostanze può causare alterazioni della funzionalità renale ed epatica.