Pectus Excavatum e scoliosi
Questa review pubblicata a settembre 2020 cerca di fornire una panoramica aggiornata della letteratura sull’effetto della correzione del petto escavato sulla colonna vertebrale e la gestione dei pazienti con diagnosi sia di petto escavato che di scoliosi.
La procedura maggiormente usata attualmente per la correzione del petto escavato è quella secondo Nuss (Thoracic Minimally Invasive Pectus Excavatum Repair – MIRPE), eseguita con soddisfacenti risultati infatti è caratterizzato da una mortalità inferiore, incisioni cutanee minime, tempi ridotti, ricoveri più brevi.
Tuttavia è ancora dibattuta l’età ottimale in cui sottoporsi all’intervento; sembrava inizialmente raccomandata in età pediatrica, poiché veniva sfruttata la plasticità dello sterno del bambino. In realtà è poi stato visto che l’età più corretta è probabilmente quella adolescenziale, quando lo sterno è vicino alla sua maturità scheletrica, ma ancora modellabile.
Dalla letteratura si è riscontrata una maggiore prevalenza di scoliosi nei pazienti con petto escavato, in particolare in alcune condizioni come la Sindrome di Marfan. Tale correlazione è stata spiegata poiché si generano pressioni toraciche asimmetriche e degli squilibri muscolari para-spinali che potrebbero essere causa di scoliosi.
Raramente è stata osservata una scoliosi acquisita a seguito di MIRPE. Una possibile spiegazione a questo può essere l’inserimento delle barre in metallo che cambiano la struttura anatomica del torace. Infatti in questi casi, la rimozione della barra metallica e misure conservative possono avere risultati soddisfacenti sulla colonna vertebrale.
L’approccio terapeutico cambia a seconda dell’entità della deformità e del paziente che si ha di fronte: pazienti ad alto rischio con una deviazione scoliotica sinistra grave ed una importante depressione sternale dovrebbero prima ricevere trattamento chirurgico per il petto escavato e poi la chirurgia correttiva della scoliosi, in modo da minimizzare l’impatto negativo sul cuore.
Pazienti con diagnosi sia di petto escavato grave che AIS che sono stati sottoposti solo a correzione della deformità del petto presentavano un miglioramento generale della loro scoliosi. Questo ha permesso di capire che gli adolescenti con petto escavato e scoliosi possono essere sottoposti a MIRPE con buoni risultati post-operatori per entrambe le alterazioni.
Per concludere, la procedura secondo Nuss è accettata come operazione mininvasiva per il trattamento del petto escavato, che influisce sulla colonna vertebrale forse a causa dello stress che viene generato sulle estremità delle costole vicino alla colonna vertebrale; può però avere un effetto benefico nella scoliosi toracica quando la gravità è lieve e la procedura viene eseguita tempestivamente.
La gestione di tali pazienti richiede pertanto un attento esame obiettivo del petto e della colonna vertebrale prima e dopo la correzione. Sono comunque necessari ulteriori studi.
Beltsios ET, Mitsos SL, Panagiotopoulos NT. Pectus excavatum and scoliosis: a review about the patient’s surgical management. Gen Thorac Cardiovasc Surg. 2020 Nov;68(11)