La riabilitazione in ambiente termale può essere un’opzione valida per coloro che hanno sofferto di sindrome “Long Covid”, ovvero delle complicanze a lungo termine legate alla malattia COVID-19. Le acque termali, con le loro proprietà antiinfiammatorie e analgesiche, possono aiutare a ridurre il dolore muscolare e articolare, a migliorare la flessibilità e la forza muscolare e a stimolare la circolazione sanguigna. Inoltre, interventi riabilitativi in ambiente termale possono aiutare a migliorare la respirazione e a ridurre l’affaticamento cronico.

L’ambiente termale, attraverso il suo effetto rilassante e rigenerante, può aiutare a migliorare gli esiti psicologici della sindrome Long Covid, come l’ansia e la depressione, oltre a migliorare la qualità del sonno e l’umore generale.

Presso l’UOC di Neuroriabilitazione dell’Università di Padova è in corso uno studio, coordinato dal Prof. Stefano Masiero, che ha l’obiettivo di verificare la fattibilità di una presa in carico riabilitativa riabilitativa in ambiente termale per pazienti con sindrome Long Covid.